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San Spiridione

San Spiridione è la chiesa principale di Corfù, posta nel centro della città, in prossimità della Spianata e del Liston, riconoscibile dall’alto campanile dalla punta di colore rosso ed è insieme alla Cattedrale di Santa Teodora la chiesa principale dell’isola. Costruita nel 1590, su un terreno concesso dai veneziani per custodire le reliquie del santo patrono, è costante meta di pellegrinaggi di fedeli e visitatori.

La chiesa si presenta con una navata unica, con un soffitto a cassettoni con cornici d’oro al cui interno affreschi narrano scene della vita del santo. La chiesa è davvero bella, ricca d’oro e di icone, con quel profumo di alloro, tipico di tutte le chiese greche. Sopra la chiesa campeggia il campanile, il più alto della città, con la sua punta rossa e l’orologio, uguale a quello della Chiesa di San Giorgio a Venezia.

A fianco del presbiterio, si trova la reliquia di San Spiridione, contenuta in un teca d’argento donata alla chiesa dai veneziani.

San Spiridione era un pastore cipriota, che dopo aver perso la moglie, divenne vescovo della sua città natale Trimitonte facendosi conoscere, oltre che per la grande fede, anche per guarigioni miracolose per gli esorcismi. Morì nel 348 e venne sepolto a Trimitunte. Quando Cipro venne conquistata dai Turchi la sua tomba fu aperta e le sue reliquie vennero portate in salvo a Costantinopoli. All’apertura della tomba i presenti rimasero senza parole perché il suo corpo si presentava intatto e non decomposto. Il profumo forte di basilico che il corpo emanava fu subito considerata un’altra prova della sua santità. Dopo la conquista di Costantinopoli da parte dell’Impero ottomano, nel 1453 le spoglie del santo vennero portate nella sicura Corfù, isola saldamente in mano alla Repubblica di Venezia, da sempre baluardo della Cristianità.

San Spiridione divenne il santo protettore dell’isola in quanto la salvò due volte nel 1630 e nel 1673 dalla peste, una volta nel 1550 da una forte carestia ed infine nel 1716, si narra comparendo nel cielo e lanciando delle palle infuocate contro le navi turche che tenevano sotto assedio l’isola. Questi quattro miracoli vengono ancora festeggiati da pari numero di processioni in cui il corpo del santo, in piedi in una teca di vetro, viene portato per le vie della città.

Nell’iconografia bizantina San Spiridione è riconoscibile perché vestito da vescovo, spesso con il Vangelo e la mano destra alzata in benedizione, porta sul capo il caratteristico berretto da pastore.

Mappa per raggiungere la chiesa

Foto della chiesa di San Spiridione

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